Quale il più grosso rischio che corre in vostro cane quando esce in passeggiata in tarda primavera?

IL FORASACCO.
Dopo mesi di chiusura dei parchi e di scarsa manutenzione delle aree verdi, nelle città torna l’incubo del forasacco. A spasso nell’erba alta aumenta il rischio di contrarre infezioni a causa delle piccole spighe appartenenti alle graminacee selvatiche che rappresentano un rischio per i cani portati a spasso, nelle aiuole e in misura maggiore nei parchi incolti e negli orti. Il pericolo in realtà è nelle infezioni che possono insorgere quando una di queste piccole spighe a forma di lancia, a grappolo su steli che possono raggiungere i 50 cm di altezza, penetrano nel tessuto dell’animale, senza che ci si accorga in tempo.
Le zone del cane a rischio, sulle quali è consigliata una accuratissima ispezione subito dopo la passeggiata all’aperto, sono naso, occhi, orecchie, bocca e zampe.                                                                                                                                                                                            Più difficile è trovarne sotto ascelle, nella zona perianale e nei genitali, ma è sempre meglio controllare bene. E’ chiaro che rischiano di più i cani a pelo lungo, ma vale per tutte le razze il consiglio di tenerlo pulito ricorrendo ad una toelettatura che ne mantenga il pelo più corto possibile. I sintomi di essere stati colpiti da un forasacco, sono arrossamento, pus, edema e gonfiore accompagnato da dolore. In caso di penetrazione nel naso è possibile vedere il cane starnutire, con perdita di sangue. Perciò occhio ad eventuali comportamenti sospetti: il cane potrebbe infatti leccarsi o grattarsi spesso, oppure avere improvvise crisi di tosse causate da un possibile forasacco in gola o da ingestione.
Se il forasacco non è già in profondità è possibile procedere all’estrazione in casa assicurandosi di non lasciare nessun residuo dello stelo acuminato nella ferita o sotto pelle. Se invece la ferita è profonda oppure l’infezione in stato avanzato, è meglio rivolgersi al veterinario che valuterà un eventuale intervento chirurgico.

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